ARTICOLO SUI CONTRIBUTI VOLONTARI DEI GENITORI
FONTE: A RIVISTA DELL'ISTRUZIONE
GENITORI COME REVISORI DEI CONTI?
Cinzia Olivieri
Problemi irrisolti e nuovi problemiDon Milani affermava: “La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde”. Sebbene la dispersione resti a tutt’oggi un fenomeno preoccupante (1) e insoluto,sembra prevalere invece l’apprensione per un diverso problema della scuola:
“i soldi che perde”. Così la pubblicazione, in maggio, del Massimario dei rilievi ispettivi più significativi formulati nel corso dell´esercizio 2010 dalla Ragioneria generale dello Stato (2) riporta l’attenzione dei media su due tematiche molto discusse: contributi ‘volontari’ e residui attivi (3).
Il documento evidenzia infatti che gli ispettori hanno rilevato in numerosi casi “l´indebito accollo alle famiglie degli alunni di contributi dovuti in forma obbligatoria dagli istituti” in violazione della legge 296/2006, comma 622 e del d.lgs. 226/2005, artt. 28, comma 1 e 30, comma 2, che modificano il periodo di obbligatorietà dell’istruzione ribadendo il principio della gratuità.
Non sembrano pubblicati analoghi dati per gli anni precedenti al 2010 ma, poiché la questione è ormai annosa, sarebbe interessante sapere se esistono rilievi pregressi di identico contenuto o se quelli attuali costituiscono l’effetto delle recenti polemiche sollevate in merito proprio dai genitori.
La querelle sui contributi volontari
Si è ripetutamente dibattuto sull’argomento, approfondendone anche l’aspetto normativo (4).
1) G. Mereghetti, Cosa fanno i prof per limitare la fuga dalle classi?, 25 maggio 2011, http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione.
2) Massimario dei rilievi ispettivi anno 2010, in:
http://www.rgs.mef.gov.it.
3) Ragioneria di Stato: “Illegittimo chiedere contributi alle famiglie” in: http://www.ilmessaggero.it/. e http://www.orizzontescuola.it/.
4) C. Olivieri, Contributo scolastico: obblighi,trasparenza, buone pratiche e opportunità,
[CONTINUA]
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