FONTE: RETESCUOLE
La Corte Costituzionale boccia le norme che impongono di accorpare istituti scolastici sotto i mille allievi previste dalla manovra finanziaria varata nel luglio 2011.
La Consulta ha dichiarato illegittima la norma, in quanto si tratta
di una materia di competenza regionale.
Con la sentenza n.147 depositata
oggi, i giudici delle leggi hanno dichiarato illegittimo l'articolo 19, comma 4,
della manovra, che prevedeva «l'obbligatoria ed immediata costituzione di
istituti comprensivi, mediante l'aggregazione della scuola dell'infanzia, della
scuola primaria e di quella secondaria di primo grado, con la conseguente
soppressione delle istituzioni scolastiche costituite separatamente», e la
definizione della «soglia numerica di mille alunni che gli istituti comprensivi
devono raggiungere per acquisire l'autonomia»; soglia ridotta a 500 per le
scuole situate nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche
caratterizzate da specificità linguistiche.
«L'aggregazione negli
istituti comprensivi, unitamente alla fissazione della soglia rigida di mille
alunni - scrive la Consulta - conduce al risultato di ridurre le strutture
amministrative scolastiche ed il personale operante all'interno delle medesime,
con evidenti obiettivi di risparmio, ma, in tal modo, essa si risolve in un
intervento di dettaglio, da parte dello Stato, in una sfera che, viceversa, deve
rimanere affidata alla competenza regionale».
7 giugno
martagatti
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