Il Comitato di Ancona in difesa della Scuola Pubblica è qui!
In occasione delle iscrizioni scolastiche, il Comitato in difesa della Scuola Pubblica di Ancona torna a ribadire, come già fatto lo scorso anno, l’importanza della scelta che le famiglie faranno del tempo scuola per il prossimo anno scolastico 2010-11.
Infatti sarà proprio dalle opzioni scelte al momento delle iscrizioni che dipenderà la qualità della scuola, già duramente minata e compromessa dai tagli effettuati da settembre 2009: ricordiamo che nella provincia di Ancona sono stati licenziati 297 docenti e 135 tra collaboratori, tecnici e amministrativi!
Ma i tagli non si fermano qui!
I decreti attuativi hanno previsto anche un aumento del numero di alunni per classe che tenderà a lievitare ancora il prossimo anno scolastico (29-30-31 alunni - 1 insegnante); tutto ciò sta trasformando in maniera deleteria la scuola pubblica rendendola più povera di risorse, di organici… e certamente più insicura.
Già da settembre scorso nelle scuole primarie non esiste più la compresenza tra i docenti, che finora era stata fondamentale per svolgere attività di laboratorio, recupero e promozione per bambini e bambine con particolari esigenze e problemi, il tanto decantato maestro unico del ministro Gelmini, non esiste: prima c'erano 2 o 3 docenti per classe; ora ce ne sono 4 o 5 e anche di più, il che rende la didattica rigida e frammentata!
Il ministro Gelmini, occupata a propagandare la sua idea di scuola di altri tempi; tutto questo non lo aveva previsto!
Noi sappiamo che per una buona scuola c’è bisogno di una didattica a tempi distesi, della necessità di attivare laboratori, di momenti per la socializzazione, di spazi e tempi organizzati.
Inoltre le famiglie, con entrambi i genitori lavoratori, hanno necessità che i bambini restino anche in orario pomeridiano in un ambiente protetto, in strutture pubbliche di qualità dove sia garantita la sicurezza.
Noi siamo convinti, come sancisce la Costituzione Italiana agli artt. 33 e 34 (diritto allo studio) che ogni individuo abbia diritto non solo ad un’istruzione, ma anche ad avere tempi e spazi scolastici adatti ai suoi bisogni, alla sua età, che gli permettano di “stare bene” con sé stesso e con gli altri.
Inoltre, solo la Scuola Pubblica, con la ricchezza e la pluralità in essa presenti, è in grado di promuovere un pensiero critico e divergente e realizzare l’integrazione degli alunni immigrati!
I fondi recuperati coi tagli insensati, il ministro Gelmini aveva promesso di utilizzarli per incrementare il tempo pieno (invece nella nostra provincia non sono state istituite alcune classi di scuola primaria a tempo pieno richieste dalle famiglie!).
Questo Governo ha più volte affermato che i fondi statali impiegati nella scuola pubblica, in nome di una giusta politica economica, andavano ridotti…ma i finanziamenti alle scuole private ci sono stati e sono anche aumentati (art. 33 Costituzione “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”)!
Perciò ci rivolgiamo alle famiglie e invitiamo a scegliere un’ unica opzione tra quelle presenti nel modulo di iscrizione, perché scegliere in ordine prioritario, come il Ministero suggerisce , vuol dire non scegliere.
Allora scegliamo per i nostri figli, per il loro futuro richiedendo:
per la Scuola dell’Infanzia : 40 ore settimanali, no alle sezioni antimeridiane;
per la Scuola Primaria: tempo normale di 30 ore settimanali, dal lunedì al sabato;
tempo pieno di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì.
Comitato di Ancona in difesa della Scuola Pubblica
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