FONTE: ScuoleModena.it
PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEI COORDINAMENTI PROVINCIALI DEI CONSIGLI DI CIRCOLO E ISTITUTO, E DEI COMITATI GENITORI - BOLOGNA 30 GENNAIO 2010 PRIMO INCONTRO NAZIONALE DEI COORDINAMENTI PROVINCIALI DEI CONSIGLI DI CIRCOLO E ISTITUTO, E DEI COMITATI GENITORI - BOLOGNA 30 GENNAIO 2010
Autore: Francesco Mele
http://www.scuolemodena.it/index.php/notizie/66-primo-incontro-nazionale-dei-coordinamenti-provinciali-dei-consigli-di-circolo-e-istituto-e-dei-comitati-genitori-bologna-30-gennaio-2010
I CONTRIBUTI VOLONTARI DEI GENITORI
(approfondimento 3)
Sui contributi volontari dei genitori c’è stata una grande discussione e le indicazioni che si decide di dare sono in parte legate alla contingenza immediata, in parte di medio periodo.
TRASPARENZA
Innanzitutto occorre pretendere la massima trasparenza sulla loro gestione che non può essere la mera pubblicazione del Bilancio all’Albo della Scuola.
Per noi trasparenza vuol dire che ogni genitore, direttamente o tramite rappresentante di classe, deve ricevere le seguenti informazioni scritte:
a) all’atto dell’iscrizione o del versamento del contributo volontario, deve essere preventivamente informato che il contributo è volontario e detraibile ai sensi della legge n° 40/07 (art 13, c. 3-a), sempre che il versamento venga effettuato nei modi previsti dalla legge medesima (“tramite banca o ufficio postale”)
b) contestualmente gli deve essere comunicato come la scuola intende spendere il suo contributo, in osservanza dei vincoli che la stesse legge prevede per tali “erogazioni liberali” e che riportiamo per conoscenza: “innovazione tecnologica, edilizia scolastica, ampliamento dell’offerta formativa”
c) dopo il bilancio consuntivo della scuola dovrà essere informato per iscritto come effettivamente il suo contributo è stato speso nell’esercizio finanziario precedente.
I CONTRIBUTI VOLONTARI DEI GENITORI VANNO VINCOLATI
Ma per l’incombente approvazione dei Programmi Annuali, diamo indicazione che i genitori rappresentanti nei CdI si battano per ottenere di mantenere esplicitamente nella voce di bilancio il vincolo previsto dalla legge 40/07 più sopra citato. Anzi, pensiamo che sia di maggiore efficacia che nel versamento che ciascun genitore effettuerà, nella causale venga scritto: “contributo volontario ai sensi della legge 40/07, art.13 c. 3-a, nel rispetto dei vincoli di utilizzo ivi contenuti”.
Rendere esplicitamente vincolati i contributi volontari dei genitori, diventa quest’anno irrinunciabile dal momento che la nota del MIUR alle scuole del 14 dicembre scorso prevede che “i finanziamenti non vincolati dovranno essere impegnati per finanziare il fondo d’Istituto del personale, per pagare le supplenze brevi, le ditte che si occupano delle pulizie, ecc.
COSTITUIRE UN FONDO SEPARATO PER I CONTRIBUTI VOLONTARI DEI GENITORI
Ma sulla questione dei contributi volontari è emersa una proposta che il Coordinamento di Modena intende praticare con forza e per cui chiede il contributo e la condivisione di tutti. Per illustrare la proposta ed evitare ogni equivoco e fraintendimento, la delegazione modenese sostiene che il normale funzionamento delle Scuole Statali deve essere assicurato in tutto e per tutto dallo Stato, e quindi dai cittadini attraverso la normale tassazione sui redditi. I genitori, attraverso i contributi volontari vincolati, possono contribuire all’arricchimento dell’offerta standard delle scuole, mettendo a disposizione delle stesse, risorse aggiuntive che nelle scuole superiori hanno un peso anche molto rilevante. Il coordinamento provinciale dei CdI e CG di Modena non è più disposto a tollerare che i contributi volontari, pure se vincolati, possano essere utilizzati per cassa al fine di coprire spese che lo Stato promette di accollarsi ma poi non rimborsa. Questo si è verificato negli ultimi anni e molte scuole hanno accumulato crediti nei confronti dello Stato la cui entità ha dello scandaloso. Solo artifici contabili, il mancato pagamento del fondo di istituto per il personale (in molte scuole da anni) e, specie nelle scuole superiori, i contributi volontari dei genitori, sono serviti ad evitare la bancarotta. Questo stato di cose non può continuare. La delegazione di Modena propone che prenda avvio uno studio di fattibilità degli aspetti tecnico-giuridico-contabili per una gestione del contributo volontario dei genitori in un fondo separato, per evitare lo sfruttamento per cassa, mantenendo la disponibilità per le scuole man mano che lo richiederanno le attività a cui tali contributi il Consiglio di Istituto deciderà di vincolare.
La proposta è di organizzare seminari, convegni, dibattiti in tutto il paese, a cui verranno chiamati esperti del mondo della giurisprudenza, economisti, tecnici di contabilità, esperti dell’associazionismo onlus e di promozione sociale.
La costituzione di un pool tecnico-giuridico-contabile che faccia da supporto a questa e alle altre iniziative sta diventando ormai indifferibile e si esorta ogni territorio ad avviare una campagna di reclutamento che consenta di sfruttare le risorse umane, le competenze, l’esperienza, le capacità, le professionalità di cui il mondo dei genitori è portatore.
La necessità di un tale studio deriva dalla consapevolezza che si tratta di un’impresa non impossibile, ma che va studiata a fondo per ovviare a tutti gli inconvenienti che un percorso come questo può presentare. Inoltre il dibattito che si svilupperà sull’argomento avrà una valenza di metodo e di contenuto perché porrà con forza, e ad una vasta platea che dovrà coinvolgere il maggior numero di genitori, l’idea che è alla base e che è esposta in partenza. Si tratterà quindi anche di una campagna di informazione-formazione e costruzione di consenso intorno ad una battaglia il cui valore fondante non è negoziabile: la scuola è un diritto che lo Stato deve garantire a tutti, in tutto e per tutto.
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