Bologna – Scuola elementare Fortuzzi
viale Polischi, 1 (all'interno dei Giardini Margherita)
Sabato 25 Febbraio 2012
ore 10-13 e 15-19
Il Convegno Didattica Resistente, dedicato alla didattica nella scuola primaria nell'epoca dei tagli e dell'attacco alla scuola pubblica, si svolgerà il 25 febbraio a Bologna. Nella pagina web dedicata troverete il programma
Qui la circolare con i modelli per esonero e iscrizione
Al convegno si possono inviare contributi alla discussione. Qui volantini stampabili ( 1 ) - ( 2 ) che spiegano il senso della partecipazione con un breve testo e per coinvolgere le/i colleghe/i. Tra i primi contribut al dibattito testi di Angelotti, Dal Pane, Gabrielli, Puleo, Vicidomini, Barone e nuovi contributi di Caliceti, Bertani, Picunio, Paselli, Tommasino, Franchini
Cesp Bologna
Il Convegno si propone come momento di dibattito e collegamento per iniziare un percorso di resistenza-resilienza in rete tra maestre e maestri determinati a riappropriarsi della “didattica” come luogo del conflitto.
Per arrivare al Convegno ricchi di idee e opinioni chiediamo a chi si riconosca nei temi e nei problemi posti di elaborare un contributo alla discussione, individuale o collettivo,entro le 5.000 battute, che verrà riprodotto e
diffuso nel sito e a tutti i partecipanti.
Le ferite: Cronache e anatomie della didattica tagliata e assediata
La vita a scuola e la didattica subiscono giorno dopo giorno le ferite dei tagli di spesa, di tempo scuola, di insegnanti. Facciamone una cronaca plurale, costruiamo una mappa didattica ed emotiva del disordine e dello sconcerto che cresce.
Le idee: Buone pratiche didattiche, idee nuove, vecchie, rinnovate
Racconti e idee di didattiche di resistenza. Prima di tutto tratte dalla lotta quotidiana nelle classi. Ma anche idee campate in aria, che cercano un futuro. E anche esperienze del passato sconfitto, scegliendo cosa ci può servire per costruire un futuro possibile.
La società: La società che muta... e la didattica che prova a rispondere
Le grandi trasformazioni: digitalizzazione delle esperienze, frammentazione dei saperi, presenzadi bambine e bambini migranti, re-genderizzazione, impoverimento di fasce crescenti di popolazione... Come cambia il ruolo della scuola elementare? Come rispondiamo nella didattica?
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