Firma l’appello
A chi è disposto a battersi per la scuola pubblica.
A chi ritiene che le politiche di tagli alla scuola pubblica e
finanziamento a quella privata tradiscano l’articolo 33 della
Costituzione nel suo spirito autentico, là dove stabilisce che: “La
Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole
statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di
istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
A chi ritiene che solo una scuola aperta a tutti, laica, gratuita,
inclusiva, moderna e di qualità possa impegnarsi a “rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana” (Art. 3).
A chi pensa che fra i banchi della scuola pubblica si gettino le basi
per una cittadinanza consapevole e per il futuro del nostro paese.
Il 26 maggio a Bologna si terrà un referendum consultivo sul finanziamento comunale alle scuole paritarie private, grazie alla raccolta di tredicimila firme di cittadini e cittadine che hanno chiesto di potersi esprimere su questo tema.
La cittadinanza dovrà dare un voto di indirizzo per l’amministrazione su cosa sia meglio per garantire il diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine: continuare a erogare un milione di euro annui alle scuole paritarie private, come avviene ora, oppure utilizzare quelle risorse per le scuole comunali e statali.
La portata di questo referendum va ben oltre i confini comunali. E’ l’occasione per dare un segnale forte contro i continui tagli alla scuola pubblica e l’aumento dei fondi alle scuole paritarie private.
In Italia c’è urgente bisogno di rifinanziare e riqualificare la scuola pubblica, quella che non fa distinzioni di censo, di religione, di provenienza. Quella dove le giovani cittadine e i giovani cittadini italiani ed europei imparano la convivenza nella diversità.
Da Bologna può ripartire un movimento di cittadini che impegni le amministrazioni locali e il prossimo governo a restituire alla scuola pubblica la dignità e la qualità che le spettano.
L’alternativa è una lenta rovina fino alla fine della scuola pubblica per come l’abbiamo conosciuta.
IL 26 MAGGIO A BOLOGNA POSSIAMO FERMARE L’OFFENSIVA CONTRO LA SCUOLA PUBBLICA.
IL 26 MAGGIO A BOLOGNA POSSIAMO DARE L’ESEMPIO A TANTI ALTRI E INSIEME
INIZIARE A IMMAGINARE UN AVVENIRE DIVERSO PER NOI, PER I NOSTRI FIGLI E
LE NOSTRE FIGLIE.
Firme illustri:
- Stefano Rodotà, presidente d’onore del Comitato referendario Art.33
- Andrea Camilleri, scrittore
- Margherita Hack, astrofisica e scrittrice
- Salvatore Settis, Scuola Normale di Pisa, archeologo e saggista
- Nadia Urbinati, Columbia University, New York, politologa, saggista ed editorialista de “La Repubblica”
- Angelo Guglielmi, scrittore e giornalista, già direttore di RAI3, già assessore alla Cultura del Comune di Bologna
Nessun commento:
Posta un commento