SECONDO L'ISTAT, L'ISTRUZIONE IN ITALIA PERDE IL PASSO RISPETTO ALL'EUROPA
a cura della Redazione NEWSLETTER GENITORI E SCUOLA
http://www.genitoriescuola.it/newsletters/news1102.htm
Troppi abbandoni scolastici, e troppi giovani “abbandonati”.
Si potrebbero sintetizzare così le cifre fornite il 19 gennaio dall’ISTAT, che rivelano un’Italia “giovane” così sfiduciata al punto da registrare due milioni di persone nelle condizioni che un acronimo inglese definisce Neet (Not in Education, Employment or Training), ovvero i giovani che non studiano e non lavorano. Una cifra impressionante, visto che si tratta del 21,2 per cento della popolazione tra i 15 ed i 29 anni: uno dei nostri ragazzi su 5, la quota più elevata a livello europeo.
Anche tra chi studia le cose non vanno meglio: la quota dei più giovani (18-24enni) che ha abbandonato gli studi senza conseguire un titolo di scuola media superiore, è pari al 19,2 per cento (media Ue27 14,4 per cento).
L’Italia è anche il paese dove il 46 % della popolazione tra i 25 ed i 64 anni non ha superato il livello di istruzione pari alla scuola media inferiore (percentuale che è solo al 27% nella media dell’Unione Europea).
Il 19 per cento dei 30-34enni ha conseguito un titolo di studio universitario (o equivalente), con un incremento, tra il 2004 e il 2009, di 3,3 punti percentuali: una quota ancora molto contenuta rispetto all’obiettivo del 40 per cento fissato da “Europa 2020”.
Per fortuna, emerge anche un dato positivo: i dati più recenti sul livello delle competenze (indagine Pisa dell’Ocse), mettono in luce un recupero rispetto al passato dello svantaggio degli studenti 15enni italiani in tutte le materie considerate.
Potete esaminare il dettaglio del rapporto ISTAT sull’istruzione su questo link
http://noi-italia.istat.it/index.php?id=6&user_100ind_pi1[uid_categoria]=5
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