FONTE: VIVEREMACERATA
Studenti maceratesi contro la Gelmini al salone dell'orientamento
Venerdì mattina il Movimento degli studenti maceratesi, è intervenuto all’ annuale salone dell’orientamento organizzato dall’Università di Macerata, per ribadire le proprie rivendicazioni, il dissenso nei confronti delle politiche governative in materia di istruzione e ricerca e la critica al modello sociale autoritario che si sta delineando.
L’iniziativa è stata ben accolta sia dai rappresentanti delle istituzioni universitarie presenti, le quali hanno ringraziato i ragazzi del movimento per aver sollevato la questione, sia dagli studenti medi e insegnanti. Inoltre, è stato letto con il megafono e distribuito ai presenti il comunicato che segue.
Il dis-orientamento dei senza futuro. L’università di Macerata ha organizzato il 3 e 4 febbraio l’annuale salone dell’orientamento, per indirizzare gli studenti medi verso una “scelta consapevole degli studi universitari”.
Noi studenti che a Macerata fin dal novembre scorso abbiamo dato inizio, a partire dall’occupazione dell’aula A della facoltà di Filosofia, ad un ciclo di mobilitazioni contro il ddl Gelmini che hanno coinvolto anche precari, professori e studenti medi, siamo “consapevoli” del fatto che oggi come non mai viene seriamente messa in discussione per tutti la reale possibilità di scegliere un futuro. Perché sappiamo che finiti gli studi è la precarietà delle nostre vite quello che ci aspetta e che il nostro stesso diritto allo studio viene minato alle fondamenta dai tagli imposti da Gelmini e Tremonti.
Anche durante il salone dell’orientamento quindi, crediamo sia importante continuare una discussione sulla possibilità di una riforma dal basso dell’università che renda il sapere libero ed accessibile a tutti, e per il ripensamento di una forma di welfare in grado di garantire diritti e reddito a tutta quella parte della società costretta a lavorare e vivere in una condizione di sempre più grave precarietà. In questi mesi abbiamo condiviso le lotte degli operai FIOM, dei centri sociali e dei movimenti per i beni comuni e i diritti dei migranti, e di tutte quelle organizzazioni e movimenti che hanno ora deciso di collaborare in “Uniti contro la crisi”, per lottare contro un sistema che intende utilizzarla, questa crisi da esso stesso generata, per rafforzare il controllo sulle nostre vite e sbilanciare i rapporti tra le parti sociali in direzione sempre più autoritaria.
Le conseguenze del ddl, ormai approvato, si fanno sempre più sentire nei nostri territori. È infatti di questi giorni la notizia dello sgombero, avvenuto con la forza, degli spazi occupati all’università di Napoli, Zero81 e Fanon, ai quali esprimiamo la nostra solidarietà. A Macerata assistiamo invece, ad esempio, allo stravolgimento nell’organizzazione e alla diminuzione dei fondi per le attività culturali, che saranno concentrate in una sola settimana e su un tema imposto dal rettore. Uno dei pochi mezzi che gli studenti avevano per tentare di fare autoformazione a Macerata, viene quindi drasticamente ridimensionato e sottoposto ad un maggiore controllo da parte delle istituzioni universitarie.
Noi pensiamo invece di poter contrastare il ddl e uscire da questa crisi, culturale oltre che economica, sociale e ambientale, anche attraverso percorsi di autoformazione. E’ per questo che sentiamo il bisogno di reclamare spazi di autogestione e confronto all’interno degli atenei. Saremo in piazza, nelle università, nelle fabbriche, ovunque, come abbiamo sempre fatto fino ad oggi, come il 16 ottobre e il 14 dicembre a Roma e come il 28 gennaio ad Ancona ed in tutta Italia, finché non sconfiggeremo questa crisi e chi la sta usando per sottometterci e ricattarci.
Uniti contro la crisi!
da Movimento Studenti Macerata
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