Alle cittadine ed ai cittadini della provincia di Ancona
Le scelte politiche del governo stanno facendo pagare un prezzo altissimo alla scuola sul
versante della qualità dell’offerta formativa e su quello dei diritti, sia degli studenti sia del
personale. È stata fotografata la situazione attuale della scuola in seguito ai tagli operati
dal governo che possono essere così riassunti e schematizzati:
nelle Marche sono stati tagliati in due anni 2394 posti di lavoro tra personale
docente ed A.T.A., nella provincia di Ancona 399 docenti e 259 ATA.
- nel nostro Istituto ……………………. non è stato sostituito tutto il personale in
quiescenza;
- negli ultimi due anni il personale A.T.A. è stato ridotto di ……. (indicare quanti
collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici sono stati tagliati)
- il personale docente è stato ridotto di……………………
sono state tagliate le risorse economiche: c’è stata una drastica riduzione del
finanziamento per l’acquisto di materiale per il funzionamento scolastico tanto che il
contributo dei genitori è passato da €________ a €__________
• è stato ridotto il finanziamento in dotazione alle scuole per pagare le ore di
supplenza dei docenti interni, quello per gli esterni è stato ripristinato ma i
Dirigenti Scolastici, ancora in forte difficoltà per il credito contratto con lo Stato a
seguito di somme anticipate e mai reintegrate, malgrado le proteste del personale
della scuola e delle famiglie, in molti casi continuano a non nominare e a distribuire
gli alunni nelle classi o a sospendere le lezioni, con gravi ripercussioni sul diritto allo
studio.
• è diminuito il tempo scuola degli studenti:
- nella scuola dell’infanzia…………
- nella scuola primaria, per ora, si è passati da _____ ore a _____ (speriamo mai
24!)
- nella secondaria siamo passati da ______ a _______ e sono scomparse le ore
opzionali;
• è mediamente aumentato il numero di alunni per classe;
• non viene rispettato il limite massimo di 20 alunni per classe in presenza di
disabili, infatti non sono stati istituiti tutti i posti per il sostegno che sarebbero
necessari per rispettare almeno il rapporto di un docente ogni due alunni previsto
dalla normativa vigente: nelle Marche mancano 279 docenti di sostegno, nella
provincia di Ancona 99, sebbene la Corte Costituzionale, con la sentenza del 22
febbraio 2010, abbia escluso la possibilità di stabilire un tetto nazionale per il
sostegno.
• Intanto, la manovra finanziaria per il 2011 ha confermato l’attuazione dei tagli
di 8 miliardi nel triennio 2009/11 approvati con la legge 133/2008, ma tornano 245
milioni alle scuole non statali che raggiungono così 526 milioni di euro annui di
finanziamento statali rispetto ai 323 milioni del 2001, mentre per la scuola pubblica
le risorse non si trovano nemmeno per il fondo a sostegno dell’autonomia scolastica
(legge 440/97) il cui finanziamento passa dai 258 milioni di euro del 2001 agli 88
milioni del 2011.
• Viene di fatto azzerato il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri
nelle scuole elementari. Infatti, dopo una prima cancellazione dello stanziamento,
con successivi emendamenti alla legge di stabilità i 103 milioni sono stati ricompresi
in un capitolo di bilancio di 350 milioni per interventi di carattere sociale destinato
anche al pagamento di 270.000 LSU (lavoratori socialmente utili) che garantiscono
la pulizia in 3.500 scuole. Sarà un futuro decreto del Presidente del Consiglio a
decidere la destinazione dello stanziamento che, prevedibilmente, cancellerà
definitivamente i libri gratuiti visto che per i soli LSU nel 2010 si sono spesi
370 milioni.
• Nessun finanziamento per l’edilizia scolastica a copertura degli interventi
sostenuti dalle Province e dagli Enti Locali: Il 2009 è l’ultima delle annualità che
ha beneficiato del finanziamento previsto nella legge Finanziaria 2007, che aveva
destinato 250 milioni di euro per i piani di edilizia scolastica previsti dalla legge
23/96, per il triennio 2007-09. La somma inizialmente prevista per il 2009, pari a
100 milioni di euro, nel Bilancio del 2009, ha visto un taglio di 23 milioni di euro. Il
patrimonio di edilizia scolastica su l’intero territorio nazionale è costituito da circa
42.000 strutture, molte delle quali, nonostante gli sforzi economici di Comuni e
Province, non ancora in regola con le norme di sicurezza e spesso carenti di aule,
laboratori, palestre.
• Eppure il nuovo regolamento per la costituzione delle classi emanato dall’attuale
Governo ha previsto un aumento generalizzato degli alunni senza tenere in nessun
conto la possibilità effettiva delle scuole di contenere più dei 25 alunni per classe
che mediamente è il numero previsto dalla nostra edilizia scolastica: abbiamo
notizia di classi che contengono fino a 30/34 alunni anche con la presenza di
disabili e in spazi non sufficienti dl punto di vista della sicurezza e dell’igiene.
Per tutto questo non è più possibile, come invece vorremmo, garantire agli studenti il diritto
ad un’istruzione di qualità che è il compito della scuola statale così come previsto dalla
Costituzione della Repubblica Italiana.
Queste infatti le principali conseguenze del quadro sopra descritto:
• i tagli all’organico pongono gravi questioni in termini di sorveglianza e di sicurezza;
• è gravemente compromesso lo svolgimento della normale attività didattica;
• sono gravemente compromesse tutte le attività laboratoriali, di recupero e di
potenziamento; diventa quindi impossibile attuare, come vorrebbero i docenti e
come giustamente chiedono i genitori, sia interventi individualizzati sugli alunni che
hanno più bisogno, sia occasioni culturali e formative, come uscite didattiche, viaggi
d’istruzione, spettacoli, manifestazioni, mostre;
• quest’anno, dopo anni di difficoltà, sono stati ripristinati i fondi per garantire l’attività
alternativa a chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, ma non
sappiamo se saranno allo stesso modo garantiti il prossimo anno
• è gravemente compromessa la possibilità di realizzare una scuola moderna di
qualità capace di offrire agli studenti strumenti e tecnologie adeguate.
Ecco quindi ciò che vogliamo chiedere in risposta ai problemi fotografati:
istituire l’organico in base alle esigenze dell’Istituto e non in base alle necessità del
bilancio dello Stato (aumento del personale docente e non docente in funzione del
reale bisogno, della dislocazione frammentata delle strutture, dell’età degli alunni e
della presenza di bisogni formativi particolari)
monitorare le reali necessità e adeguare l’assegnazione delle risorse (materiali di
consumo e strumenti didattici)
nominare immediatamente i supplenti
riorganizzare il tempo scuola:
- riportare a 30 ore il “Modulo” nella scuola primaria
- mantenere le 40 ore per la scuola dell’infanzia e per il tempo pieno nella scuola
primaria
- reintegrare le ore opzionali sottratte alla scuola secondaria di 1° grado
mantenere la gratuità dei libri di testo per la scuola primaria
adeguare il limite degli alunni per classe:
- 20 alunni per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria
- 22 alunni per la scuola secondaria di 1° grado
rispettare la normativa sul numero degli alunni per classe in presenza di disabilità
mettere in grado gli Enti Locali di provvedere alla manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici scolastici
assumere i precari su tutti i posti disponibili, come condizione essenziale per
garantire la continuità dell’intervento educativo di personale stabile e motivato
garantire il rinnovo delle RSU per una gestione democratica e trasparente delle
scuole e per una reale rappresentatività del sindacato nei luoghi di lavoro
Le nostre richieste non sono finalizzate a mantenere o richiedere privilegi o ad arroccarsi
su posizioni anacronistiche o nostalgiche, ma intendono perseguire il nostro dovere
primario di educatori: genitori che cercano di garantire le migliori possibilità per il futuro
delle nuove generazioni, insegnanti che vogliono svolgere il proprio compito di insegnare
ad apprendere e di educare al pensiero critico.
Vogliamo reagire a questo stato di cose, consapevoli che oggi noi cittadini - lavoratori,
genitori, studenti, docenti, personale della scuola – siamo chiamati a fare la nostra parte
per salvare e rilanciare la scuola pubblica.
RACCOLTA DI FIRME (da inviare alle figure competenti) e un altro FOGLIO con gli
INDIRIZZI MAIL per poter creare una rete e rimanere in contatto.
Sottoscrizione del documento:
Docenti
ATA
Genitori
docente ed A.T.A., nella provincia di Ancona 399 docenti e 259 ATA.
- nel nostro Istituto ……………………. non è stato sostituito tutto il personale in
quiescenza;
- negli ultimi due anni il personale A.T.A. è stato ridotto di ……. (indicare quanti
collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici sono stati tagliati)
- il personale docente è stato ridotto di……………………
sono state tagliate le risorse economiche: c’è stata una drastica riduzione del
finanziamento per l’acquisto di materiale per il funzionamento scolastico tanto che il
contributo dei genitori è passato da €________ a €__________
• è stato ridotto il finanziamento in dotazione alle scuole per pagare le ore di
supplenza dei docenti interni, quello per gli esterni è stato ripristinato ma i
Dirigenti Scolastici, ancora in forte difficoltà per il credito contratto con lo Stato a
seguito di somme anticipate e mai reintegrate, malgrado le proteste del personale
della scuola e delle famiglie, in molti casi continuano a non nominare e a distribuire
gli alunni nelle classi o a sospendere le lezioni, con gravi ripercussioni sul diritto allo
studio.
• è diminuito il tempo scuola degli studenti:
- nella scuola dell’infanzia…………
- nella scuola primaria, per ora, si è passati da _____ ore a _____ (speriamo mai
24!)
- nella secondaria siamo passati da ______ a _______ e sono scomparse le ore
opzionali;
• è mediamente aumentato il numero di alunni per classe;
• non viene rispettato il limite massimo di 20 alunni per classe in presenza di
disabili, infatti non sono stati istituiti tutti i posti per il sostegno che sarebbero
necessari per rispettare almeno il rapporto di un docente ogni due alunni previsto
dalla normativa vigente: nelle Marche mancano 279 docenti di sostegno, nella
provincia di Ancona 99, sebbene la Corte Costituzionale, con la sentenza del 22
febbraio 2010, abbia escluso la possibilità di stabilire un tetto nazionale per il
sostegno.
• Intanto, la manovra finanziaria per il 2011 ha confermato l’attuazione dei tagli
di 8 miliardi nel triennio 2009/11 approvati con la legge 133/2008, ma tornano 245
milioni alle scuole non statali che raggiungono così 526 milioni di euro annui di
finanziamento statali rispetto ai 323 milioni del 2001, mentre per la scuola pubblica
le risorse non si trovano nemmeno per il fondo a sostegno dell’autonomia scolastica
(legge 440/97) il cui finanziamento passa dai 258 milioni di euro del 2001 agli 88
milioni del 2011.
• Viene di fatto azzerato il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri
nelle scuole elementari. Infatti, dopo una prima cancellazione dello stanziamento,
con successivi emendamenti alla legge di stabilità i 103 milioni sono stati ricompresi
in un capitolo di bilancio di 350 milioni per interventi di carattere sociale destinato
anche al pagamento di 270.000 LSU (lavoratori socialmente utili) che garantiscono
la pulizia in 3.500 scuole. Sarà un futuro decreto del Presidente del Consiglio a
decidere la destinazione dello stanziamento che, prevedibilmente, cancellerà
definitivamente i libri gratuiti visto che per i soli LSU nel 2010 si sono spesi
370 milioni.
• Nessun finanziamento per l’edilizia scolastica a copertura degli interventi
sostenuti dalle Province e dagli Enti Locali: Il 2009 è l’ultima delle annualità che
ha beneficiato del finanziamento previsto nella legge Finanziaria 2007, che aveva
destinato 250 milioni di euro per i piani di edilizia scolastica previsti dalla legge
23/96, per il triennio 2007-09. La somma inizialmente prevista per il 2009, pari a
100 milioni di euro, nel Bilancio del 2009, ha visto un taglio di 23 milioni di euro. Il
patrimonio di edilizia scolastica su l’intero territorio nazionale è costituito da circa
42.000 strutture, molte delle quali, nonostante gli sforzi economici di Comuni e
Province, non ancora in regola con le norme di sicurezza e spesso carenti di aule,
laboratori, palestre.
• Eppure il nuovo regolamento per la costituzione delle classi emanato dall’attuale
Governo ha previsto un aumento generalizzato degli alunni senza tenere in nessun
conto la possibilità effettiva delle scuole di contenere più dei 25 alunni per classe
che mediamente è il numero previsto dalla nostra edilizia scolastica: abbiamo
notizia di classi che contengono fino a 30/34 alunni anche con la presenza di
disabili e in spazi non sufficienti dl punto di vista della sicurezza e dell’igiene.
Per tutto questo non è più possibile, come invece vorremmo, garantire agli studenti il diritto
ad un’istruzione di qualità che è il compito della scuola statale così come previsto dalla
Costituzione della Repubblica Italiana.
Queste infatti le principali conseguenze del quadro sopra descritto:
• i tagli all’organico pongono gravi questioni in termini di sorveglianza e di sicurezza;
• è gravemente compromesso lo svolgimento della normale attività didattica;
• sono gravemente compromesse tutte le attività laboratoriali, di recupero e di
potenziamento; diventa quindi impossibile attuare, come vorrebbero i docenti e
come giustamente chiedono i genitori, sia interventi individualizzati sugli alunni che
hanno più bisogno, sia occasioni culturali e formative, come uscite didattiche, viaggi
d’istruzione, spettacoli, manifestazioni, mostre;
• quest’anno, dopo anni di difficoltà, sono stati ripristinati i fondi per garantire l’attività
alternativa a chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, ma non
sappiamo se saranno allo stesso modo garantiti il prossimo anno
• è gravemente compromessa la possibilità di realizzare una scuola moderna di
qualità capace di offrire agli studenti strumenti e tecnologie adeguate.
Ecco quindi ciò che vogliamo chiedere in risposta ai problemi fotografati:
istituire l’organico in base alle esigenze dell’Istituto e non in base alle necessità del
bilancio dello Stato (aumento del personale docente e non docente in funzione del
reale bisogno, della dislocazione frammentata delle strutture, dell’età degli alunni e
della presenza di bisogni formativi particolari)
monitorare le reali necessità e adeguare l’assegnazione delle risorse (materiali di
consumo e strumenti didattici)
nominare immediatamente i supplenti
riorganizzare il tempo scuola:
- riportare a 30 ore il “Modulo” nella scuola primaria
- mantenere le 40 ore per la scuola dell’infanzia e per il tempo pieno nella scuola
primaria
- reintegrare le ore opzionali sottratte alla scuola secondaria di 1° grado
mantenere la gratuità dei libri di testo per la scuola primaria
adeguare il limite degli alunni per classe:
- 20 alunni per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria
- 22 alunni per la scuola secondaria di 1° grado
rispettare la normativa sul numero degli alunni per classe in presenza di disabilità
mettere in grado gli Enti Locali di provvedere alla manutenzione ordinaria e
straordinaria degli edifici scolastici
assumere i precari su tutti i posti disponibili, come condizione essenziale per
garantire la continuità dell’intervento educativo di personale stabile e motivato
garantire il rinnovo delle RSU per una gestione democratica e trasparente delle
scuole e per una reale rappresentatività del sindacato nei luoghi di lavoro
Le nostre richieste non sono finalizzate a mantenere o richiedere privilegi o ad arroccarsi
su posizioni anacronistiche o nostalgiche, ma intendono perseguire il nostro dovere
primario di educatori: genitori che cercano di garantire le migliori possibilità per il futuro
delle nuove generazioni, insegnanti che vogliono svolgere il proprio compito di insegnare
ad apprendere e di educare al pensiero critico.
Vogliamo reagire a questo stato di cose, consapevoli che oggi noi cittadini - lavoratori,
genitori, studenti, docenti, personale della scuola – siamo chiamati a fare la nostra parte
per salvare e rilanciare la scuola pubblica.
RACCOLTA DI FIRME (da inviare alle figure competenti) e un altro FOGLIO con gli
INDIRIZZI MAIL per poter creare una rete e rimanere in contatto.
Sottoscrizione del documento:
Docenti
ATA
Genitori
DAL COMITATO DI ANCONA
mailto:comitatoscuolancona@libero.it
Prima di Natale ad Ancona si è costituito il Coordinamento Provinciale genitori e personale della scuola in difesa della scuola pubblica; dell´organismo suddetto fanno parte per il momento: il Comitato Scuola Ancona, il coordinamento Precari ed alcuni genitori.
abbiamo stilato un documento condiviso contro i tagli governativi (da integrare eventualmente con le problematiche di ogni realtà scolastica) da far sottoscrivere ai genitori e al personale tutto della scuola estendendolo a tutto il territorio della nostra provincia
SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA
FERMIAMO I TAGLI 2011/12
FIRMA ANCHE TU! PARTECIPA CON NOI!
DAI IL TUO SOSTEGNO PER UNA SCUOLA DI QUALITA’ PER TUTTI
Nella provincia di Ancona genitori e personale della scuola, nel corso di diverse assemblee e riunioni, hanno
mailto:comitatoscuolancona@libero.it
Prima di Natale ad Ancona si è costituito il Coordinamento Provinciale genitori e personale della scuola in difesa della scuola pubblica; dell´organismo suddetto fanno parte per il momento: il Comitato Scuola Ancona, il coordinamento Precari ed alcuni genitori.
abbiamo stilato un documento condiviso contro i tagli governativi (da integrare eventualmente con le problematiche di ogni realtà scolastica) da far sottoscrivere ai genitori e al personale tutto della scuola estendendolo a tutto il territorio della nostra provincia
SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA
FERMIAMO I TAGLI 2011/12
FIRMA ANCHE TU! PARTECIPA CON NOI!
DAI IL TUO SOSTEGNO PER UNA SCUOLA DI QUALITA’ PER TUTTI
Nella provincia di Ancona genitori e personale della scuola, nel corso di diverse assemblee e riunioni, hanno
discusso della situazione in cui si trova oggi la scuola statale. I genitori condividono le preoccupazioni degli
operatori della scuola: i tagli stanno colpendo il diritto allo studio dei giovani.
Nella convinzione che l’argomento interessi tutti i cittadini, hanno pensato di lanciare una raccolta di firme
per raggiungere l’obiettivo di coinvolgere tutta la società civile a sostegno di questa vertenza ed una raccolta
di e-mail per formare una rete sempre al corrente delle iniziative e delle novità che riguardano la scuola.
Hanno dunque predisposto questo documento che rappresenta la sintesi delle conseguenze dei tagli
registrati finora nelle nostre scuole, con una parte dedicata al singolo istituto scolastico per evidenziare le
conseguenze specifiche in ogni realtà. Le firme saranno consegnate alle istituzioni e a tutti i nostri
rappresentanti in Parlamento per rendere visibile la nostra protesta e le nostre proposte e per tenere alta
l’attenzione su un argomento di vitale importante per il paese e per il futuro dei nostri giovani.
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