franco berrino: dalla parte dei bambini
Dalla parte dei bambini: la
relazione di Franco Berrino, medico epidemiologico, tenutasi il 5 dicembre 2012
alla Fondazione Istituto Nazionale dei tumori, dedicata al tema della
alimentazione dei bambini e delle ingerenze dell’industria alimentare nei
programmi di educazione nelle scuole.
Alcune citazioni di Franco Berrino:
"Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale con un’ampia varietà di cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta"
"Vi ricordo il libretto di Michael Pollan, In difesa del cibo, edizioni Adelphi, che conclude con delle raccomadazioni: se ci sono più di 5 ingredienti non comprate quella roba lì!"
"Ed è anche disponibile, l’industria, a fare dei prodotti migliori, purché si vendano, naturalmente. Allora il nostro ruolo è quello di educare l’industria, non comprando questi prodotti nocivi, non comprando se ci sono più di 5 ingredienti. Rimane poco, eh"
"Rieduchiamo l’industria, diffondiamo l’informazione, aumentiamo la consapevolezza, aumentiamo la coscienza, questo è il nostro compito"
Alcune citazioni di Franco Berrino:
"Basare l’alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi di provenienza vegetale con un’ampia varietà di cereali non raffinati, legumi, verdure e frutta"
"Vi ricordo il libretto di Michael Pollan, In difesa del cibo, edizioni Adelphi, che conclude con delle raccomadazioni: se ci sono più di 5 ingredienti non comprate quella roba lì!"
"Ed è anche disponibile, l’industria, a fare dei prodotti migliori, purché si vendano, naturalmente. Allora il nostro ruolo è quello di educare l’industria, non comprando questi prodotti nocivi, non comprando se ci sono più di 5 ingredienti. Rimane poco, eh"
"Rieduchiamo l’industria, diffondiamo l’informazione, aumentiamo la consapevolezza, aumentiamo la coscienza, questo è il nostro compito"
i distributori di merendine a scuola
La pubblicità ci presenta le merendine
industriali come sane, nutrienti e leggere. Ma se diamo un’occhiata alle
etichette ci rendiamo facilmente conto che sono un cocktail di zuccheri
raffinati, grassi idrogenati, conservanti, additivi, aromi artificiali. E le
bevande? Gassate, zuccherate, con percentuali irrisorie di frutta. E’ il
cosiddetto “cibo spazzatura”, solitamente erogato dai distributori automatici,
ormai presenti anche nelle scuole.
Come si
concilia la distribuzione in ambito scolastico di queste tipologie di prodotti
con le “Linee Guida per l’Educazione Alimentare nella Scuola Italiana” redatte
dal Ministero dell’Istruzione della Università e della Ricerca nel settembre
2012 [clicca
qui]?
Ed ecco
che il rapporto “Policy and Action for Cancer Prevention” (2009) del WCRF -
World Cancer Research Fund International - prevede espressamente di non
consentire la vendita di bevande zuccherate, né di merendine o di altri snack
ricchi di zucchero, sale e grassi, nei distributori automatici e nei bar delle
scuole [cfr. pagg. 134/136: clicca
qui].
Da qualche
tempo alcune scuole italiane hanno adottato provvedimenti in tal senso,
introducendo ad esempio nei distributori automatici solo prodotti bio e a
chilometro zero [clicca
qui].
Ma abbiamo
anche esempi dalle istituzioni. La Regione Emilia Romagna ha recentemente
approvato le “Linee guida per l’offerta di alimenti e bevande salutari nelle
scuole e strumenti per la sua valutazione e controllo” [clicca
qui] che, tra l’altro, fornisce gli “Standard nutrizionali relativi
ai distributori automatici nella scuola” [clicca
qui].
Anche a
Milano qualcosa si muove. Pochi giorni fa il Consiglio di Zona 9 ha approvato,
su proposta del consigliere Anna Santoiemma, la “Mozione relativa
all’inserimento di prodotti provenienti dal commercio equo e solidale nei
distributori automatici di alimenti e bevande in Zona 9 (cibi più sani e
biologici negli uffici pubblici, nelle biblioteche, nelle scuole, nelle
università, nei C.A.M. e nei C.A.G.)”.
Con la
delibera n. 384/12 approvata nella seduta del 19 dicembre 2012 [clicca
qui] il Consiglio chiede al Sindaco di Milano di adoperarsi affinché
gli uffici pubblici, le biblioteche, le scuole, le università, i centri di
aggregazione multifunzionale e i centri di aggregazione giovanile dotati di
distributori automatici di alimenti e bevande forniscano cibi più sani e
all’insegna della tutela dell’ambiente, ovvero prodotti provenienti da
agricoltura biologica, dal commercio equo solidale, da filiera corta e a basso
impatto ambientale.
Un
indirizzo da estendere anche ai bar che si trovano all’interno delle
scuole.
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