Il Moige denuncia Facebook
Dopo gli ultimi casi di cronaca e le segnalazioni ricevute di contenuti
più che discutibili su Facebook, i casi di bullismo e anche adescamento
pedopornografico, abbiamo presentato formale denuncia alla Procura della
Repubblica di Roma, per la grave corresponsabilità della multinazionale
per omesso controllo e vigilanza nel tragico caso della giovane Carolina
Picchio di Novara. Siamo pronti a costituirci parte civile in tutti i
prossimi episodi di mancato controllo a danno dei minori da parte di
Facebook.
È grave che una multinazionale come Facebook non effettui una
vigilanza sulle piazze virtuali, che sembrano diventate lo strumento
privilegiato per pedofili e bulli. Siamo indignati e preoccupati per il
silenzio e l’indifferenza di chi gestisce questi potenti mezzi di
comunicazione, senza un’adeguata politica di tutela dei minori.
Il perché della denuncia:
La nostra denuncia, articolata su tre punti cardine, nasce per far si che
non si ripetano casi come questo, in cui i minori si trovano coinvolti
così gravemente fino a rischiare e perdere la loro stessa vita.
- Facebook richiede agli utenti, all’atto della registrazione, la
formalizzazione di un contratto, che nel caso dei minori è
illegittimamente sottoscritto, essendo contrario alle leggi del nostro
ordinamento per un minore sottoscrivere un contratto.
- I minori vengono coinvolti in questo social network non solo senza il
consenso genitoriale, ma anche senza che sia riconosciuta al genitore la
possibilità di esercitare la legittima potestà di controllo sul proprio
figlio. Come genitori siamo di fatto defraudati del nostro ruolo primario
di educatori.
- "L’assenza di un ambiente sicuro per i minori" su Facebook mira a far
si che il social network sia "concorrente’’ e "moltiplicatore’’ dei
diffusi fenomeni di adescamento, violenza e cyberbullismo.
Al fianco dei genitori e dei minori: attivata task force anti bullismo
Il Moige offre il suo fattivo sostegno attraverso il numero verde gratuito
800.93.70.70, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00
e nei giorni festivi e prefestivi dalle ore 9.00 alle ore 20.00, al quale
può rivolgersi chiunque, sia il minore sia il genitore vittima e/o
testimone di violenze. Le segnalazioni possono essere altresì inviate
tramite il sito www.moige.it
Il parere dello psichiatra e psicoterapeuta Prof. Tonino Cantelmi*
1. Facebook è pericoloso per i minori?
Sì. Perché sono soli in un mondo relazionale incessante, scintillante,
narcisista e a volte crudele. Proprio in questi giorni ho mostrato un video
dolorosissimo: una bimba affetta da una malattia rara, vittima di uno
spietato cyberbullismo, cinico e drammatico. I bambini frequentano facebook
e non dovrebbero. Ovviamente non si tratta di demonizzare uno strumento per
molti versi utile ed interessante, ma di evidenziarne i limiti soprattutto
per i bambini.
2. Perché i minori sono così attratti dai social network?
Perché FB consente una socializzazione virtuale particolarmente eccitante,
immediata, gradevole e narcisistica. A volte è una vetrina irreale dove
prevale l'illusione. E soprattutto consente di rappresentare se stessi come
se si stesse sempre su un palcoscenico: un altare celebrativo della
"popolarità", vero must dei giovani di oggi.
3. I social network creano dipendenza?
Sì. Come per il gioco e le sigarette: gli utenti dovrebbero essere
avvisati delle potenzialità patogene di FB.
4. Le piazze virtuali sono luoghi reali per l’adescamento e atti di
bullismo?
Il cyberbullismo è un fenomeno impressionante. Ma anche le varie forme di
sexting (cioè di uso erotico del social). Ovviamente sono luoghi del tutto
simili alle piazze reali: nessuno di noi manderebbe in giro di notte o
anche di giorno un bambino nelle piazze reali.
*Psichiatra, Professore di psicologia dello Sviluppo alla LUMSA, è stato
il primo ricercatore italiano ad occuparsi di dipendenza da internet. È in
uscita il libro "Tecnoliquidità" (San Paolo), nel quale descrive la
postmodernità tecnoliquida dei social. Dirige il Servizio di Psichiatria
dell'Istituto Oncologico Nazionale "Regina Elena" di Roma.
www.toninocantelmi.it
|
Nessun commento:
Posta un commento