La storia è questa.
Una mamma
accompagna la figlia a scuola in Suv. Bloccate nel traffico, la piccola chiede:
‘mamma perché non posso andare a scuola a piedi?’.
‘Perché in macchina
è più sicuro’ risponde la mamma. Poi riparte e di colpo inchioda. Nessuno si fa
nulla, ma ‘per difendere la figlia dai pericoli della strada, la madre
contribuisce suo malgrado a crearli’.
Per questo
ci
vuole Scarpe
blu. Come educare i bambini a muoversi in città in sicurezza e autonomia
di Raffaela Mulato e Stephan Riegger
pp 152 Euro
18,50
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Questo libro
dovrebbero leggerlo i genitori, gli insegnanti, gli amministratori, i politici,
i vigili, gli ingegneri e architetti che progettano strade, i giardinieri che
tengono in ordine i giardini, quanti puliscono le città, gli automobilisti ma
anche i ciclisti.
Perché è un libro
che parla di mobilità pensando ai bambini.
Di più: è un libro
che suggerisce come i bambini possono
muoversi in città in totale sicurezza: da soli. A piedi o in
bicicletta.
Nasce da un
progetto sperimentato e collaudato in più città: i
pedibus. Fa però di più. È il
risultato di un lavoro dove i bambini hanno studiato il loro percorso pedibus e
hanno capito come renderlo sostenibile, sicuro, funzionale e compatibile con le
esigenze di mobilità complesse di un quartiere, di una città, di un
territorio.
Non basta infatti
disegnare sull’asfalto delle scarpe blu perché il percorso scuola casa sia
sicuro. Non
funziona.
Bisogna ripensare
la mobilità di quel percorso e intervenire.
Cambia chi fa
l’analisi e chi fa le proposte.
Soprattutto cambia
il metodo. Si va sul campo. Si studia il tragitto, si verificano gli ostacoli e
le alternative, si propone, si sperimenta, si vara.
Vuoi vedere che
funziona?
Un libro che è una
guida al futuro delle nostre città. Dove si impara,
giocando e con attività empiriche, che ci sono diritti e doveri anche nel
camminare. Che la sicurezza stradale è un elemento a cui contribuiscono diversi fattori. Che l’ambiente cambia se cambiamo abitudini e
approcci. Perché Scarpe blu allarga lo sguardo sullo spazio pubblico, la
comunità locale e ‘sul capitale sociale’.
Che dite: invece di
disegnare le scarpe blu sull’asfalto le indossiamo? Per un assaggio di
lettura cliccare
qui.
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“L’educazione è il valore meno materiale che esista, ma il più decisivo per l’avvenire di un popolo, in quanto è la sua forza spirituale, e per questo è soggiogata da coloro che pretendono di vendere il Paese… Sì, continuiamo a resistere, perché non possiamo permettere che l’educazione di trasformi in un privilegio” (Ernesto Sábato, Prima della fine)
domenica 2 giugno 2013
mobilità urbana dei bambini
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