COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI
ONLUS
Apprendiamo con soddisfazione del rinvio a settembre dei
test d’ingresso alle facoltà a numero
chiuso, e soprattutto della ridefinizione dei criteri di valorizzazione del
percorso scolastico degli alunni .
Per
questo risultato e per una riflessione più complessiva e condivisa il CGD si
era battuto, consegnando le sue richieste al Ministro nella seguente lettera
Al Ministro dell’Istruzione
On. Maria Chiara Carrozza
Il “Coordinamento
Genitori Democratici Onlus” desidera portare alla Sua attenzione alcune
considerazioni in merito ai cosiddetti “test di ingresso” introdotti da alcuni
anni per un sempre maggior numero di facoltà e che oggi sembrano venir dati per
scontati da studenti, famiglie e opinione pubblica.
Vengono presentati
come strumento per premiare il merito, ma sono, in primo luogo, un modo per finanziare
, in un momento di crisi, l’Università e non solo (ciascuno studente si iscrive
ad almeno 2 test al costo di circa 100
euro a test, senza contare libri di testo, ripetizioni o corsi propedeutici,
non avendo comunque alcuna garanzia di successo: paga infatti anche chi
all’università non potrà iscriversi).
Troppo lungo
sarebbe ragionare sui ‘contenuti’ dei test, ma sarebbe utile che si dichiarasse
prima o poi, con chiarezza e trasparenza, che cosa si intende valutare nei
candidati che affrontano i test: capacità logiche, cultura generale, conoscenze
sulle specifiche materie?
Se il sistema
universitario ritiene di dover verificare le competenze degli studenti che
vogliono accedervi, evidentemente, l’aver conseguito un diploma superiore non
garantisce le condizioni minime per poter accedere all’Università statale: il
sistema scolastico italiano e la politica dell’orientamento ,in questo modo,
dichiarano pubblicamente il proprio fallimento.
La
nostra Costituzione prevede che ciascuno studente in possesso di un
diploma superiore abbia il diritto di
iscriversi alla Facoltà universitaria che desidera e di poterlo fare, se capace
e meritevole, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche.
Tutto
ciò non è mai stato realizzato fino in fondo ma, i test di ammissione, e ancor di più il loro
anticipo, rendono sempre più lontana la
realizzazione di questo obiettivo : non abbiamo dati sulle percentuali di
superamento dei test in funzione del tipo di diploma superiore ma non è
difficile ipotizzare che essi possano risultare insormontabili a chi non abbia
frequentato un liceo, tanto più se si riduce a pochi giorni, o si annulla del
tutto, il tempo per prepararsi ai test.
Non
vogliamo rinunciare all’idea che uno
studente che abbia frequentato con successo il proprio corso di studi superiori
possa iscriversi all’Università che desidera e mettersi in gioco
indipendentemente dal tipo di Istituto frequentato.
IL
CGD non ha mai condiviso l’introduzione dei test di ingresso all’università ed
oggi chiede con forza che almeno si eviti di anticiparli; ritiene
inoltre che sia necessario aprire al più presto un confronto, chiaro ed aperto
a tutti i soggetti coinvolti, su questo tema e su quello particolarmente
rilevante dell’orientamento, che consenta di ripensare il sistema di accesso
all’Università a garanzia sia della qualità dell’insegnamento che del diritto
allo studio di tutti gli studenti.
Via G. Cardano 135, 00146 Roma. Tel. 065587336/fax
0655133316
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