fonte: cgil marche
Consegnato un esposto al Garante per l'Infanzia delle Marche
I sindacati chiedono il suo intervento vista la critica situazione della scuola dell'infanzia nella regione.
20/06/2013
A cura della FLC CGIL Marche
L'iniziativa del 1 giugno sulla scuola dell'infanzia organizzata a Senigallia dalla FLC CGIL delle Marche, denunciando anche attraverso la forza dei numeri la situazione molto critica di questo settore così delicato, gioiello dell'istruzione pubblica in Italia, ha prodotto il risultato di coinvolgere il Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza Ombudsman delle Marche che era stato invitato all'iniziativa.
Questa mattina (19 giugno 2013, ndr) le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-Confsal delle Marche hanno presentato al Prof. Italo Tanoni un esposto molto dettagliato al fine di avviare una vertenza nei confronti del MIUR per ottenere che tutte le 104 sezioni antimeridiane siano trasformate in sezioni a tempo pieno, per rispettare la richiesta delle famiglie e salvaguardare un modello di scuola, esempio nel mondo di qualità dell'azione educativa.
La scuola dell'infanzia nel nostro Paese, benché sulla carta non siano state operate diminuzioni rispetto al passato, rischia di essere destrutturata e indebolita in maniera subdola attraverso l'imposizione di un tetto di organico, imposto dai diversi governi in nome della crisi, che non tiene conto del costante aumento di alunni, degli edifici scolastici che spesso sono stati costruiti per accogliere al massimo 25 bambini per sezione, della presenza di bambini diversamente abili che dovrebbe vedere la presenza di un massimo di 20 alunni per sezione.
Risultato: un aumento costante di bambini per sezione ed una diminuzione molto pericolosa del tempo scuola attraverso l'assegnazione sempre più diffusa ed in aumento in tutti i territori di sezioni antimeridiane con un solo insegnante, uno strattagemma utilizzato negli ultimi anni dagli USR e dagli UST per dare "un po' di scuola dell'infanzia a tutti" pur di non produrre liste d'attesa, benché le famiglie continuino a richiedere il tempo pieno.
Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali delle Marche richiedono l'intervento del Garante per l'Infanzia affinché sia interrotta questa pericolosa deriva e si torni ad investire nella istruzione pubblica, a partire da questo delicatissimo settore che, come giustamente ribadisce l'UE negli obiettivi definiti per l'Europa 2020, è di importanza strategica per la formazione dell'individuo e del cittadino.
L'iniziativa del 1 giugno sulla scuola dell'infanzia organizzata a Senigallia dalla FLC CGIL delle Marche, denunciando anche attraverso la forza dei numeri la situazione molto critica di questo settore così delicato, gioiello dell'istruzione pubblica in Italia, ha prodotto il risultato di coinvolgere il Garante dell'Infanzia e dell'adolescenza Ombudsman delle Marche che era stato invitato all'iniziativa.
Questa mattina (19 giugno 2013, ndr) le Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS-Confsal delle Marche hanno presentato al Prof. Italo Tanoni un esposto molto dettagliato al fine di avviare una vertenza nei confronti del MIUR per ottenere che tutte le 104 sezioni antimeridiane siano trasformate in sezioni a tempo pieno, per rispettare la richiesta delle famiglie e salvaguardare un modello di scuola, esempio nel mondo di qualità dell'azione educativa.
La scuola dell'infanzia nel nostro Paese, benché sulla carta non siano state operate diminuzioni rispetto al passato, rischia di essere destrutturata e indebolita in maniera subdola attraverso l'imposizione di un tetto di organico, imposto dai diversi governi in nome della crisi, che non tiene conto del costante aumento di alunni, degli edifici scolastici che spesso sono stati costruiti per accogliere al massimo 25 bambini per sezione, della presenza di bambini diversamente abili che dovrebbe vedere la presenza di un massimo di 20 alunni per sezione.
Risultato: un aumento costante di bambini per sezione ed una diminuzione molto pericolosa del tempo scuola attraverso l'assegnazione sempre più diffusa ed in aumento in tutti i territori di sezioni antimeridiane con un solo insegnante, uno strattagemma utilizzato negli ultimi anni dagli USR e dagli UST per dare "un po' di scuola dell'infanzia a tutti" pur di non produrre liste d'attesa, benché le famiglie continuino a richiedere il tempo pieno.
Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali delle Marche richiedono l'intervento del Garante per l'Infanzia affinché sia interrotta questa pericolosa deriva e si torni ad investire nella istruzione pubblica, a partire da questo delicatissimo settore che, come giustamente ribadisce l'UE negli obiettivi definiti per l'Europa 2020, è di importanza strategica per la formazione dell'individuo e del cittadino.
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