giovedì 3 febbraio 2011

Alle cittadine ed ai cittadini della provincia di Ancona
Le scelte politiche del governo stanno facendo pagare un prezzo altissimo alla scuola sul
versante della qualità dell’offerta formativa e su quello dei diritti, sia degli studenti sia del
personale. È stata fotografata la situazione attuale della scuola in seguito ai tagli operati
dal governo che possono essere così riassunti e schematizzati:
nelle Marche sono stati tagliati in due anni 2394 posti di lavoro tra personale


docente ed A.T.A., nella provincia di Ancona 399 docenti e 259 ATA.


- nel nostro Istituto ……………………. non è stato sostituito tutto il personale in


quiescenza;


- negli ultimi due anni il personale A.T.A. è stato ridotto di ……. (indicare quanti


collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici sono stati tagliati)


- il personale docente è stato ridotto di……………………
sono state tagliate le risorse economiche: c’è stata una drastica riduzione del



finanziamento per l’acquisto di materiale per il funzionamento scolastico tanto che il


contributo dei genitori è passato da €________ a €__________


• è stato ridotto il finanziamento in dotazione alle scuole per pagare le ore di


supplenza dei docenti interni, quello per gli esterni è stato ripristinato ma i


Dirigenti Scolastici, ancora in forte difficoltà per il credito contratto con lo Stato a


seguito di somme anticipate e mai reintegrate, malgrado le proteste del personale


della scuola e delle famiglie, in molti casi continuano a non nominare e a distribuire


gli alunni nelle classi o a sospendere le lezioni, con gravi ripercussioni sul diritto allo


studio.


• è diminuito il tempo scuola degli studenti:


- nella scuola dell’infanzia…………


- nella scuola primaria, per ora, si è passati da _____ ore a _____ (speriamo mai


24!)


- nella secondaria siamo passati da ______ a _______ e sono scomparse le ore


opzionali;


• è mediamente aumentato il numero di alunni per classe;


• non viene rispettato il limite massimo di 20 alunni per classe in presenza di


disabili, infatti non sono stati istituiti tutti i posti per il sostegno che sarebbero


necessari per rispettare almeno il rapporto di un docente ogni due alunni previsto


dalla normativa vigente: nelle Marche mancano 279 docenti di sostegno, nella


provincia di Ancona 99, sebbene la Corte Costituzionale, con la sentenza del 22


febbraio 2010, abbia escluso la possibilità di stabilire un tetto nazionale per il


sostegno.


• Intanto, la manovra finanziaria per il 2011 ha confermato l’attuazione dei tagli


di 8 miliardi nel triennio 2009/11 approvati con la legge 133/2008, ma tornano 245


milioni alle scuole non statali che raggiungono così 526 milioni di euro annui di


finanziamento statali rispetto ai 323 milioni del 2001, mentre per la scuola pubblica


le risorse non si trovano nemmeno per il fondo a sostegno dell’autonomia scolastica


(legge 440/97) il cui finanziamento passa dai 258 milioni di euro del 2001 agli 88


milioni del 2011.


• Viene di fatto azzerato il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri


nelle scuole elementari. Infatti, dopo una prima cancellazione dello stanziamento,


con successivi emendamenti alla legge di stabilità i 103 milioni sono stati ricompresi


in un capitolo di bilancio di 350 milioni per interventi di carattere sociale destinato


anche al pagamento di 270.000 LSU (lavoratori socialmente utili) che garantiscono


la pulizia in 3.500 scuole. Sarà un futuro decreto del Presidente del Consiglio a


decidere la destinazione dello stanziamento che, prevedibilmente, cancellerà


definitivamente i libri gratuiti visto che per i soli LSU nel 2010 si sono spesi


370 milioni.


• Nessun finanziamento per l’edilizia scolastica a copertura degli interventi


sostenuti dalle Province e dagli Enti Locali: Il 2009 è l’ultima delle annualità che


ha beneficiato del finanziamento previsto nella legge Finanziaria 2007, che aveva


destinato 250 milioni di euro per i piani di edilizia scolastica previsti dalla legge


23/96, per il triennio 2007-09. La somma inizialmente prevista per il 2009, pari a


100 milioni di euro, nel Bilancio del 2009, ha visto un taglio di 23 milioni di euro. Il


patrimonio di edilizia scolastica su l’intero territorio nazionale è costituito da circa


42.000 strutture, molte delle quali, nonostante gli sforzi economici di Comuni e


Province, non ancora in regola con le norme di sicurezza e spesso carenti di aule,


laboratori, palestre.


• Eppure il nuovo regolamento per la costituzione delle classi emanato dall’attuale


Governo ha previsto un aumento generalizzato degli alunni senza tenere in nessun


conto la possibilità effettiva delle scuole di contenere più dei 25 alunni per classe


che mediamente è il numero previsto dalla nostra edilizia scolastica: abbiamo


notizia di classi che contengono fino a 30/34 alunni anche con la presenza di


disabili e in spazi non sufficienti dl punto di vista della sicurezza e dell’igiene.


Per tutto questo non è più possibile, come invece vorremmo, garantire agli studenti il diritto


ad un’istruzione di qualità che è il compito della scuola statale così come previsto dalla


Costituzione della Repubblica Italiana.


Queste infatti le principali conseguenze del quadro sopra descritto:


• i tagli all’organico pongono gravi questioni in termini di sorveglianza e di sicurezza;


• è gravemente compromesso lo svolgimento della normale attività didattica;


• sono gravemente compromesse tutte le attività laboratoriali, di recupero e di


potenziamento; diventa quindi impossibile attuare, come vorrebbero i docenti e


come giustamente chiedono i genitori, sia interventi individualizzati sugli alunni che


hanno più bisogno, sia occasioni culturali e formative, come uscite didattiche, viaggi


d’istruzione, spettacoli, manifestazioni, mostre;


• quest’anno, dopo anni di difficoltà, sono stati ripristinati i fondi per garantire l’attività


alternativa a chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica, ma non


sappiamo se saranno allo stesso modo garantiti il prossimo anno


• è gravemente compromessa la possibilità di realizzare una scuola moderna di


qualità capace di offrire agli studenti strumenti e tecnologie adeguate.


Ecco quindi ciò che vogliamo chiedere in risposta ai problemi fotografati:


istituire l’organico in base alle esigenze dell’Istituto e non in base alle necessità del


bilancio dello Stato (aumento del personale docente e non docente in funzione del


reale bisogno, della dislocazione frammentata delle strutture, dell’età degli alunni e


della presenza di bisogni formativi particolari)


monitorare le reali necessità e adeguare l’assegnazione delle risorse (materiali di


consumo e strumenti didattici)


nominare immediatamente i supplenti


riorganizzare il tempo scuola:


- riportare a 30 ore il “Modulo” nella scuola primaria


- mantenere le 40 ore per la scuola dell’infanzia e per il tempo pieno nella scuola


primaria


- reintegrare le ore opzionali sottratte alla scuola secondaria di 1° grado


mantenere la gratuità dei libri di testo per la scuola primaria


adeguare il limite degli alunni per classe:


- 20 alunni per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria


- 22 alunni per la scuola secondaria di 1° grado


rispettare la normativa sul numero degli alunni per classe in presenza di disabilità


mettere in grado gli Enti Locali di provvedere alla manutenzione ordinaria e


straordinaria degli edifici scolastici


assumere i precari su tutti i posti disponibili, come condizione essenziale per


garantire la continuità dell’intervento educativo di personale stabile e motivato


garantire il rinnovo delle RSU per una gestione democratica e trasparente delle


scuole e per una reale rappresentatività del sindacato nei luoghi di lavoro


Le nostre richieste non sono finalizzate a mantenere o richiedere privilegi o ad arroccarsi


su posizioni anacronistiche o nostalgiche, ma intendono perseguire il nostro dovere


primario di educatori: genitori che cercano di garantire le migliori possibilità per il futuro


delle nuove generazioni, insegnanti che vogliono svolgere il proprio compito di insegnare


ad apprendere e di educare al pensiero critico.


Vogliamo reagire a questo stato di cose, consapevoli che oggi noi cittadini - lavoratori,


genitori, studenti, docenti, personale della scuola – siamo chiamati a fare la nostra parte


per salvare e rilanciare la scuola pubblica.


RACCOLTA DI FIRME (da inviare alle figure competenti) e un altro FOGLIO con gli


INDIRIZZI MAIL per poter creare una rete e rimanere in contatto.


Sottoscrizione del documento:


Docenti


ATA


Genitori



 

DAL COMITATO DI ANCONA

mailto:comitatoscuolancona@libero.it

Prima di Natale ad Ancona si è costituito il Coordinamento Provinciale genitori e personale della scuola in difesa della scuola pubblica; dell´organismo suddetto fanno parte per il momento: il Comitato Scuola Ancona, il coordinamento Precari ed alcuni genitori.
abbiamo stilato un documento condiviso contro i tagli governativi (da integrare eventualmente con le problematiche di ogni realtà scolastica) da far sottoscrivere ai genitori e al personale tutto della scuola estendendolo a tutto il territorio della nostra provincia



SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA

FERMIAMO I TAGLI 2011/12

FIRMA ANCHE TU! PARTECIPA CON NOI!

DAI IL TUO SOSTEGNO PER UNA SCUOLA DI QUALITA’ PER TUTTI






Nella provincia di Ancona genitori e personale della scuola, nel corso di diverse assemblee e riunioni, hanno
discusso della situazione in cui si trova oggi la scuola statale. I genitori condividono le preoccupazioni degli
operatori della scuola: i tagli stanno colpendo il diritto allo studio dei giovani.
Nella convinzione che l’argomento interessi tutti i cittadini, hanno pensato di lanciare una raccolta di firme
per raggiungere l’obiettivo di coinvolgere tutta la società civile a sostegno di questa vertenza ed una raccolta
di e-mail per formare una rete sempre al corrente delle iniziative e delle novità che riguardano la scuola.
Hanno dunque predisposto questo documento che rappresenta la sintesi delle conseguenze dei tagli
registrati finora nelle nostre scuole, con una parte dedicata al singolo istituto scolastico per evidenziare le
conseguenze specifiche in ogni realtà. Le firme saranno consegnate alle istituzioni e a tutti i nostri
rappresentanti in Parlamento per rendere visibile la nostra protesta e le nostre proposte e per tenere alta
l’attenzione su un argomento di vitale importante per il paese e per il futuro dei nostri giovani.

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