mercoledì 10 agosto 2011

Sostegno agli alunni con disabilità in Lombardia: istruzioni per lo smontaggio.
Con la pubblicazione ufficiale degli organici di Sostegno per il prossimo anno scolastico, l'Ufficio Scolastico Territoriale di Milano (ex Provveditorato agli Studi) sembra mettere in atto un vero e proprio piano di dismissione. Rispetto alle direttive nazionali Milano e la Lombardia si sono superati portando i tagli a livelli mai visti in precedenza e superiori alle indicazioni della Finanziaria "lacrime e sangue" di Tremonti.


I dati sugli organici non lasciano adito a dubbi: l'integrazione di alunne e alunni con disabilità rischia il colpo del ko. Si va verso una drastica riduzione delle ore di sostegno, se non l'azzeramento del sostegno stesso. In media, indipendentemente dalla gravità dell'handicap, ogni allievo milanese con disabilità avrà diritto a meno di sette ore (6,7) di sostegno a settimana, poco più di un'ora per ogni giorno di scuola. In presenza di problematiche anche gravi come, ad esempio, l'autismo o le disabilità sensoriali, che richiedono interventi di figure specializzate e un maggior numero di ore, la situazione rischia di precipitare. Di contro, casi considerati più lievi rischiano di essere abbandonati a se stessi, per far fronte alle situazioni più critiche.

Un quadro che non sembra destinato a subire un'inversione di tendenza in futuro. La proposta di "privatizzazione del sostegno" che il parlamento discuterà a settembre, non lascia presagire nulla di buono e la manovra economica recentemente approvata parla chiaro: nei prossimi anni la dotazione complessiva degli insegnanti non dovrà superare quella dell'a.s 2011/2012. In questa prospettiva, una robusta sforbiciata al sostegno sembra costituire "un'occasione" da non perdere.

Paradossalmente, però, applicando i parametri della Finanziaria di Tremonti (una media di un insegnante ogni due allievi certificati), ci dovrebbero essere in Lombardia 3613 docenti di sostegno in più (1581 di questi a Milano e provincia).

I tagli colpiscono tutti gli ordini di scuola a partire dalla scuola dell'infanzia. Ai Ctp, i centri per la formazione degli adulti dai 16 anni in su (ultima spiaggia per chi vuol prendere la terza media) lavorerà un solo insegnante di sostegno per 13 allievi con disabilità. Penalizzate le scuole più attive nel campo dell'integrazione. La situazione è esplosiva nei professionali, mentre i rinomati licei del centro di Milano restano ancora praticamente off limits.

Di fronte a questi dati è prevedibile il moltiplicarsi di casi di famiglie che, sulla scia di quanto già avvenuto lo scorso anno, chiederanno alla magistratura di tutelare i sacrosanti diritti dei propri figli. Altrettanto prevedibile è il moltiplicarsi delle condanne per l'ufficio scolastico lombardo. Il gruppo sostegnoNOtagli, composto da genitori, docenti ed educatori, si augura che detto ufficio e il Ministero dell'Istruzione vogliano rimediare alla situazione, integrando opportunamente gli organici, prima dell'inizio dell'anno scolastico. Vigileremo inoltre affinché non si provi ad alimentare una "guerra tra poveri", garantendo i diritti di chi ha fatto o saprà far valere le proprie giuste ragioni, ma soltanto trasferendo su questi le già esigue risorse destinate ad altri.



SostegnoNOtagli-Milano

Per informazioni: sostegnonotagli@yahoo.it

Nessun commento:

Posta un commento