martedì 17 giugno 2014

edilizia scolastica

Edilizia scolastica, ecco l’elenco dei Comuni esclusi dal patto di stabilità

Si tratta di 244 milioni in due anni che potranno servire per interventi nelle scuole

di Redazione Online

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Segnali dal governo per l’edilizia scolastica. Il Dl Ambiente approvato venerdì dal Consiglio dei ministri prevede finanziamenti a tasso agevolato per un importo complessivo di oltre 300 milioni, concessi attraverso il fondo rotativo `Kyoto´, per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari pubblici. Ma, soprattutto, il Presidente del consiglio ha firmato un Dpcm che individua i Comuni beneficiari (e il relativo importo) dell’esclusione dal Patto di stabilità interno, per gli anni 2014 e 2015, delle spese sostenute per interventi di edilizia scolastica. Un’operazione, quella dell’edilizia scolastica, che dal prossimo primo luglio coinvolge oltre il 50% degli edifici scolastici, prevede 21.269 interventi e 1.094.000.000 euro di investimenti.
Le risorse
450 milioni (recuperati in buona parte dal Fondo per lo Sviluppo e la coesione) saranno destinati a lavori di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale (17.959 i plessi scolastici coinvolti); in sostanza si tratta di tinteggiature, ripristino funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti. Operazioni possibili grazie anche al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi si occupano delle pulizie. Un’altra fetta di risorse, 400 milioni, saranno impiegati per interventi di manutenzione straordinaria più rilevante che consentiranno di mettere in sicurezza 2921 scuole (rimuovendo anche amianto e barriere architettoniche). Altri 244 milioni (relativi agli anni 2014-2015), con lo sblocco del Patto di stabilità (sancito dal Dpcm ora firmato da Renzi), consentiranno di aprire immediatamente cantieri:389 le scuole coinvolte. Si tratta di una prima tranche perché con la Legge di stabilità si potranno ricomprendere nell’operazione anche quei Comuni (e quindi un altro pacchetto di scuole) che chiedono lo sblocco del Patto di stabilità dal 2015. La nuova Anagrafe dell’edilizia scolastica - ha spiegato nei giorni scorsi il sottosegretario all’Istruzione con delega all’edilizia scolastica, Roberto Reggi - consentirà poi di programmare le risorse previste dal fondo sviluppo e coesione 2014-20, riguardante gli interventi futuri.
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