domenica 20 giugno 2010

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A conclusione di questo anno scolastico segnato da una politica governativa
caratterizzata da una dissennata riduzione delle risorse finanziarie e da
insensati provvedimenti amministrativi spesso contraddittori, l'Associazione
per la Scuola della Repubblica nelle schede allegate ne denuncia
l'illegalità e illegittimità evidente negli:

ATTACCHI ALLA COSTITUZIONE

AL DIRITTO ALLO STUDIO E AL LAVORO

ALLA LAICITÀ DELLA SCUOLA



ATTACCO AL DIRITTO ALLO STUDIO E AL LAVORO

L'’attacco al DIRITTO ALLO STUDIO si configura:
A) Nella recessione dell’obbligo scolastico alla fine della Scuola secondaria di primo grado, con la possibilità di essere considerato assolvimento dell’obbligo (di istruzione, non scolastico), il percorso nella F. P. regionale, nonché la previsione nel ddl collegato sul lavoro (finanziaria 2009) di riconoscere espletamento dell’obbligo anche l’attività di apprendistato dai 15 anni.

B) Nella discriminazione rispetto ai tagli orari e nelle indicazioni disciplinari degli Istituti Superiori con evidenti privilegi riservati ai licei tradizionali, evidenti anche nell’ipotesi di soppressione della qualifica triennale degli Istituti Professionali, e della loro sottomissione alle Regioni, tramite accordi di svendita da parte del MIUR alle Regioni nell’ottica di un federalismo scolastico, che isolerebbe questi istituti, parte del sistema scolastico nazionale dagli altri ordini di scuole, creando ,al contempo, almeno 20 sistemi di istruzione professionale a marce differenti, a seconda delle variabili riferibili a ciascuna singola regione. In ogni caso, si tratta di palesi violazioni al principio di uguaglianza e di un attacco senza precedenti al principio di unitarietà del sistema scolastico nazionale.

C) Nella soppressione di richieste di Tempo Pieno nella Scuola primaria e di Tempo Prolungato nella Secondaria di primo grado, nel numero di insegnanti di sostegno , nelle restrizioni relative all’accoglimento degli immigrati, nella gravissima assenza di normative relative al mantenimento delle graduatorie permanenti , a nuove forme di reclutamento e ai percorsi formativi dei giovani laureandi che intendono rivolgersi all’insegnamento. Tutto ciò rappresenta un attacco al DIRITTO AL LAVORO, così come la direttiva del novembre 2009 sui “pensionamenti forzati”.

D) I finanziamenti alle scuole private continuano spudoratamente, e le scuole paritarie, come ci risulta da varie testimonianze , non si sottomettono alla normativa che prevede il loro inserimento nel sistema scolastico nazionale dimostrando ancora una volta la trasgressione all’art.33/Cost rappresentata dalla legge 62/2000, istitutiva delle scuole private paritarie.

ATTACCO ALLA LAICITÀ DELLA SCUOLA

L’'attacco alla LAICITÀ DELLA SCUOLA si configura:
A) Nel Regolamento sulla valutazione degli alunni (questo sì pubblicato in G.U. nell’agosto 2009!) vengono esclusi i docenti di attività alternativa dal Consiglio di Classe, lasciando libero il campo al solo docente di r. c.

B) Nel medesimo Regolamento sulla valutazione non viene menzionata la particolare posizione del docente di r.c., il cui voto per la promozione o bocciatura di un alunno che ha seguito l’irc, se determinante, non viene computato secondo la normativa vigente, in base al principio di non discriminazione.

C) nella scheda relativa alla scelta delle attività alternative per coloro che non si avvalgono dell’irc, nel modulo di iscrizione alla Scuola primaria e secondaria di primo grado per il prossimo anno scolastico è scomparso l’allegato E per l’opzione di attività didattiche e formative

D) La ministra Gelmini si è manifestata ostile a qualsiasi forma di laicità della scuola, sia con l’impugnativa presso il Consiglio di Stato dell’esemplare sentenza del TAR del Lazio che aveva giudicato discriminante l’attribuzione del credito scolastico da parte del docente di r. c.,sia col ricorso del governo italiano presso la Corte di Strasburgo contro la sentenza di quella stessa Corte che aveva giudicato inammissibile l’esposizione dei simboli religiosi nella scuola pubblica ( a tutto ciò si deve aggiungere il trattamento privilegiato ai docenti di r. c. sia nella ricostruzione della carriera, che nel mantenimento di tutte le cattedre da essi ricoperte a fronte degli ingenti tagli in tutte le discipline).


L’anno scolastico 2009-10 si conclude tra

ILLEGALITÀ, ATTACCHI ALLA COSTITUZIONE
E ALLA LAICITA’ DELLA SCUOLA



Illegalità
Il fatto che la Corte dei Conti abbia registrato in questi ultimi giorni i regolamenti relativi al riordino del segmento della scuola superiore-licei, tecnici,professionali- non deve scoraggiarci dal sottolineare con forza provvedimenti, atteggiamenti, elusioni che hanno configurato illegittimi attacchi alla scuola della Costituzione e alla laicità della scuola.
Tali attacchi rimangono validi anche se - come probabilmente accadrà- i regolamenti venissero presto pubblicati in Gazzetta Ufficiale, entrando in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione, come da iter e normativa vigente.
Proprio questa normativa, infatti, che prevede che i regolamenti seguano un percorso obbligatorio prima di essere pubblicati, è stata disinvoltamente disattesa da questo Governo.

1 - La C.M. n. 17/2010 sulle iscrizioni nelle scuole secondarie di II grado è stata emanata (ha dato il via alle iscrizioni e le ha chiuse) senza che fosse concluso l’iter legislativo che ne è il presupposto. Pertanto abbiamo iscritto studenti ad una scuola totalmente inesistente, poiché priva di un quadro normativo di riferimento.
Avallare un criterio di sistemazione posteriore ad atti formali quali l’apertura e la chiusura delle iscrizioni avvenuta tramite una circolare ministeriale significa avallare un criterio di arbitrarietà assoluta, che ora è stato adottato per la scuola, in futuro potrebbe essere adottato per qualsiasi altro campo

2 - L’assegnazione dei “nuovi indirizzi” da parte del MIUR è avvenuta senza che si sia tenuto conto delle proposte dei singoli istituti - in contrasto con quanto stabilito negli stessi regolamenti- costringendo le scuole a improvvisare POF privi di contenuti certi e i genitori a iscrivere i figli in una situazione di incertezza del diritto. Si ricorda peraltro che la materia specifica è di competenza regionale.

3 - La C.M. n.37/2010 sugli Organici è stata emanata in assenza del compimento dell’iter dei regolamenti relativi al riordino del sistema scolastico per il quale la circolare stessa prevedeva gli organici. Inoltre non sono state sentite le Commissioni parlamentari e la Conferenza Unificata Stato-Regioni-EE.LL. e manca la firma del previsto decreto interministeriale. Questo provvedimento prevede tagli e riduzioni a danno della qualità dell’istruzione. E configura, come già la C.M. 38 dello scorso anno (peraltro impugnata), gravi difficoltà nella pianificazione dell’organico e una palese violazione delle procedure legittime.

4 - I Regolamenti relativi al riordino degli ordinamenti della Secondaria Superiore hanno raccolto – nel corso dell’iter obbligatorio cui sono stati sottoposti - pareri negativi o quanto meno critici nei diversi livelli delle sedi consultive, comprese le osservazioni, per gran parte inascoltate, del Consiglio di Stato. Su questa pseudo-riforma non è stato condotto nessun dibattito parlamentare.

5 - Per non bloccare l’avvio dell’a. s. 2010-11 sono stati emanati “decreti “ relativi a quadri orari, che prevedono curricula in una scuola che ancora oggi non esiste, non essendo concluso l’iter legislativo.

6 - Sono ancora allo stato di bozza tanto il Regolamento sulle “classi di concorso” (dal quale dipendono gli stessi organici), quanto le nuove Indicazioni Nazionali definite sul sito del MIUR “in attesa di una vasta consultazione”. Tuttavia, la circolare sull’adozione dei libri di testo (scaduta il 1 giugno) ha chiamato gli insegnanti a compiere una scelta di carattere culturale, pedagogica e didattica come se il quadro legislativo di riferimento esistesse.

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