domenica 30 maggio 2010

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Contro i tagli della Gelmini
in
scena la protesta festosa



Effetto riforma: il prossimo
anno 700 maestre in meno con 1.900 alunni in più. E salta il tempo
pieno. Occupazioni e sit in anti-tagli in decine di elementari e
medie. L’appello: “Non rubateci la buona scuola”


di LAURA FUGNOLI


La protesta di
docenti e alunni alla Nolli

Temevano gli acquazzoni, ma non si sarebbero fermati nemmeno
col diluvio, i "genitori anti-Gelmini" pronti a battersi persino con
una class action contro i tagli a personale e fondi. A Milano 148 classi
prime verranno trasformate d'ufficio a 27 ore anziché alle 40 del tempo
pieno. Non solo: ci saranno 706 maestri in meno a fronte di 1900 bimbi
in più. Così la protesta dei genitori è iniziata ieri, e prosegue oggi,
con iniziative in 35 scuole, tra elementari e medie di Milano e
provincia. Nelle 48 ore di "occupazione festosa", come l'hanno chiamata
i genitori, si mescolano discussioni alla vecchia maniera, collettivi,
merende chiassose e sit-in serali tra salamelle e tomini. Niente di
improvvisato, comunque: cartelli con la scritta "vendesi", magliette con
il volto della Gelmini, fiocchi-regalo per impacchettare la scuola
simbolicamente donata allo Stato: tutto è stato preparato da mamme, papà
e bimbi nelle sere prima dell'happening.

Gli istituti di viale Romagna e via Tajani
hanno iniziato con pane e nutella alle quattro del pomeriggio, poi tutti
in corteo: "Non rubateci la buona scuola" lo slogan più urlato, mentre
qualcuno è rimasto in cortile a montare una simbolica "tenda dei
profughi della scuola" mentre mamme con cestino da picnic hanno sfamato i
bimbi fino a sera inoltrata. Invitati sotto il tendone anche scolari e
genitori della scuola Fabbri, arrivati da viale Zara. Erano in 300,
invece, davanti al Pirellone: genitori e alunni delle Galvani e Casati
che, con i tagli, si ritroveranno con tre insegnanti in meno e con una
classe senza il tempo pieno. Mamme-sandwich con cartelli "Noi non ci
stiamo", papà in bici e monopattino: erano 250 in tutto, dalle scuole di
via Cisalpino, Casa del sole e Russo, che si sono incamminati verso il
Trotter "senza intralciare il traffico di via Padova" precisa Dino
Barra, del comitato genitori, che aggiunge: "Abbiamo avuto anche
l'appoggio silenzioso del preside, che capisce i nostri disagi".

Dalla
Bacone a corso Buenos Aires è sfilato un assordante corteo di bimbi e
mamme con trombe da stadio, flauti, sonagli, fischietti, tutti il
possibile per catturare l'attenzione. Merenda e pacato consiglio di
istituto, invece, nella scuola di via Clericetti, con partecipazione
della preside. In zona Corvetto gli alunni hanno trascorso il pomeriggio
a imbottigliare sassolini: un altro segno rumoroso da sfoderare oggi in
manifestazione. Volantinaggi e striscioni, ieri, anche in piazza
Sicilia, alle scuole Gattamelata e al circolo di via Pini. Assemblee a
Corsico, Settimo e a San Donato, dove oggi alle 16.30 il cordone di
genitori, bimbi e insegnanti abbraccerà simbolicamente la scuola.

Per
oggi è in programma anche un simbolico "gioco delle quattro maestre"
alla Mezzofanti: cinque classi dovranno accaparrarsi le insegnanti per
il tempo pieno e quella che perderà verrà smembrata, per adesso solo per
gioco. In zona 9 si svolgerà un presidio, occupazioni anche nelle
scuole di Sesto. Prossimo appuntamento il 3 giugno davanti all'Ufficio
provinciale scolastico di via Ripamonti con le firme raccolte fra tutti i
genitori che protestano.

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